Otto giornate alla fine della stagione regolare e il Levico Terme, reduce dalla “domenica bestiale” di Torviscosa, culminata con la seconda sconfitta consecutiva per il team guidato da Archimede Graziani, deve trovare il modo per muovere una classifica che adesso lancia allarmi preoccupanti alla truppa gialloblù. Dovrà provare a farlo, però, contro una delle squadre più tecniche del raggruppamento, il Campodarsego, della quale stupisce solo il fatto che, con un organico così importante, non sia lì a lottare per il primato del girone.
LA SITUAZIONE
A Torviscosa il Levico era atteso da uno spareggio salvezza; ma un’epidemia virale ha decimato la squadra proprio alla vigilia e la conseguente sconfitta ha spinto i nostri ai margini inferiori della “griglia” play-out, due punti davanti al Montebelluna (penultimo), tre in più del fanalino di coda Portogruaro che però deve recuperare la gara sospesa a Chioggia. I guai in casa gialloblù sono antichi (14 reti segnate in 26 giornate, appena 4 nelle ultime 12 gare, solo la metà di queste su azione), ma anche “moderni” dato che la difesa, pur con diverse attenuanti, ha incassato 6 reti nelle ultime due gare: quasi un terzo di quelle subite nelle precedenti 25 partite.
Il Campodarsego – settimo in classifica, ma a soli 3 punti dalla terza – è invece squadra molto “pratica” e consistente, forse con qualche “neo” nel reparto arretrato che dipende molto probabilmente alla propensione dell’undici padovano ad attaccare piuttosto che a contenere. Nel girone di ritorno ha perso solo sul campo della capolista Legnago, due turni fa, vincendo 3 partite (tra cui l’ultima, 3-1 contro il Caldiero) e pareggiandone 5. Tuttavia in 9 partite ha subito 12 goal e mai un clean sheet (sono 3 in stagione, ma tutti nelle prime sette giornate del torneo).
Un piccolo spiraglio di speranza per i nostri? I dati “sintetici” a confronto sono impietosi: il doppio di vittorie per i biancorossi (10 a 5), poco più di metà delle sconfitte (7 a 12) ed un attacco che vale due volte e mezzo il nostro (38 reti segnate contro 14). La statistica del torneo dà ragione ai gialloblù solo nel computo delle reti subite: sono 27, 8 in meno di quelle incassate dalla difesa del Campodarsego.
L’AVVERSARIO
Cristiano Masitto, allenatore squalificato, e quindi a bordo campo, nella gara di andata, non ama le novità: dal 3-1 inflitto al Levico il 6 novembre scorso all’identico punteggio rifilato al Caldiero una settimana fa, giusto un girone tra le due partite, ha cambiato nell’undici di partenza solo un giocatore: allora era in campo Ibrahim Diarrassouba e furono Mattia Cupani, Daniele Buongiorno e Andrea Orlandi a mettere sotto i nostri; contro i veronesi, domenica scorsa, tra gli attaccanti al posto dell’ivoriano era stato schierato invece il 30enne Andrea Michelotto; gli altri dieci nella starting XI sono gli stessi.
Tra i pali percorso quasi netto per Giacomo Boscolo Palo (2001, ex Chioggia, già alla sesta stagione in Serie D) con 24 presenze su 26 da titolare. In difesa il corretto (solo 2 ammonizioni in 26 partite) centrale spagnolo Pablo Perez Blanco (28 anni, arrivato dal Breno) le ha giocate tutte e ha segnato 5 reti (l’ultima proprio contro il Caldiero domenica), il 26enne Luca Oneto (tre stagioni al Südtirol in Serie C) ne ha saltata solo una per squalifica e il 19enne Luciano Ballan, prodotto della Primavera del Pordenone, ne ha perse “perfino” tre.
Il tabellino delle presenze per i centrocampisti recita: Roberto Guitto (32enne con passati in “C” e tanta Serie D lombarda) sempre presente e 3 goal, tutti in trasferta, Matteo Buratto (28 anni, ex Cjarlins, sei anni in Serie C con Lucchese e Pordenone) non ne manca una da metà ottobre, Matteo Alluci, 24enne arrivato dalla Lavagnese due anni fa, ne ha saltate due ma ha già segnato 5 reti, con doppietta nell’ultimo turno contro il Caldiero.
In attacco il 29enne Daniele Buongiorno, anch’egli ex Lavagnese, 16 reti due stagioni or sono, 5 l’anno scorso a Chioggia, le ha disputate tutte (con quasi 2300 minuti giocati è il più presente in campo tra i padovani) e con 12 goal all’attivo (in rete anche all’andata) è secondo, alle spalle di Bryan Gioè, nella classifica dei bomber del girone e ha lasciato solo le “briciole” (3 reti a testa) ad un altro sempre presente, il 18enne di origini albanesi cresciuto nel Bologna Mattia Cupani, e il 20enne romano Andrea Orlandi che ne ha perse solo 2 (1 per squalifica) e all’andata beffò Rosa con un tiro da metà campo.
Per completare gli undici Masitto predilige tra i difensori il 23enne Tommaso Farabegoli arrivato a dicembre dal Sangiuliano City (Serie C) ma squalificato domenica scorsa, mentre se ne è andato a fine anno il bassanese Matteo Rubin, due volte vincitore in Serie C a Foggia e Reggio Calabria e anche in A con le maglie di Bologna e Torino, che a 35 anni ha preferito il meno impegnativo torneo di Eccellenza passando all’Arcella, la seconda squadra di Padova. Tra i partiti anche il 21enne serbo, campione d’Italia Allievi con l’Inter, Luka Simic, ora alla Virtus Bolzano.
A centrocampo dall’inizio del nuovo anno “gettoni” per il 19enne Alessandro Girardello, mentre trovano spazio, ad intermittenza, in attacco il 18enne Mattias Prevedello o i più esperti Adama Diarrassouba o Roberto Michelotto (ex Cjarlins). Gioca pochissimo invece Luca Rivi, ex Trento, 19 reti con la Luparense l’anno scorso, arrivato a dicembre dal Ravenna.
I PRECEDENTI
Il Levico ha incontrato sette volte il Campodarsego e il bilancio del confronto vede i padovani avanti dopo la vittoria nel match di andata (3-1, con vantaggio su rigore di Andrea Masetti e Leonardo Moraschi che sul 2-1 calciò alto un rigore): in tutto, tre successi per i padovani, uno solo per i gialloblù (2-1 a viale Lido il 28 ottobre 2018, a segno Dall’Ara e Aquaro) e tre pareggi, due dei quali a Levico dove, dunque, i veneti non hanno mai vinto.
L’APPUNTAMENTO
Impegno probante anche per la Prima squadra gialloblù domenica 12 marzo, alle ore 14:30, quando al “Lido Park” dovrà fare i conti con un Campodarsego molto forte ed esperto. Dirigerà l’incontro l’arbitro piemontese Daniele Orazietti (assistenti: Albulen Muca di Alessandria e Fabrizio Perri di Lamezia Terme) che ha esordito in Serie D poco più di un anno fa (il 2 febbraio del 2022) e ha diretto complessivamente nella categoria 12 partite, mai con Levico o Campodarsego in campo.
Domenica dopo domenica per la squadra di Archimede Graziani i margini di manovra si assottigliano sempre di più e servirebbe proprio un’impennata di orgoglio, oltre ad una buona dose di fortuna che recentemente è proprio scomparsa in casa Levico, per fare punti e respirare. Per questo l’invito ai sostenitori gialloblù è: “Tutti allo stadio” e sosteniamo la squadra, tifando assieme FORZA LEVICO! Se non ora, quando?