JUNIORES NAZIONALI – DUE CHIACCHIERE CON MISTER AGOSTINI SULLA STAGIONE APPENA CONCLUSA

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Mister, innanzitutto complimenti per l’ottavo posto ottenuto in questa stagione. Te lo aspettavi?

Ciao Fede, grazie per la tua intervista. Il nostro ottavo posto credo sia un grande risultato, frutto di grande lavoro e grande partecipazione da parte dei ragazzi. Un gruppo di calciatori che ha partecipato in maniera attiva e costruttiva durante tutto l’arco della stagione, permettendoci di ottenere un risultato sportivo davvero prestigioso per la nostra realtà, formata principalmente da ragazzi della Valsugana, molti dei quali provenienti dal settore giovanile del Levico Terme.

Ci racconti in breve la stagione della tua squadra?

Siamo partiti molto bene, vincendo già, alla prima giornata, il derby con il San Giorgio a Brunico e disputando, successivamente, molte prestazioni di buon livello. Abbiamo avuto un periodo di flessione dove abbiamo perso qualche partita con il minimo scarto, non sfruttando numerose occasioni offensive e alla stesso tempo subendo goals per situazioni evitabili, nelle quali alcuni meccanismi non erano ancora stati ben assimilati. Alla fine ci siamo ripresi bene, vincendo le ultime due partite (Ciserano in casa e Calvina in trasferta). Vittorie meritate ottenute con personalità e soprattutto disputate con ottima qualità.

Qual è stata la vittoria più bella?

Le vittorie sono tutte belle, anche perché in questa categoria ogni vittoria è piena di significato e frutto di grande organizzazione. Tutte le nostre vittorie sono state convincenti e meritate. Quella che mi è rimasta impressa maggiormente è stata quella contro il Rezzato: 4-0 in casa, disputando una prestazione maiuscola. Di sicuro la più bella però è stata quella ottenuta a Bolzano, contro la Virtus. All’85° eravamo sotto 2-1, al 92° vincevamo 3-2, ribaltando il risultato e dimostrando grandissimo carattere e grandissimo cuore. Una vittoria che sembrava insperata, ma che alla fine ci siamo ampiamente meritati sul campo.

E la sconfitta in cui hai pensato “Ok, sono più forti di noi e hanno meritato la vittoria!”

Di sicuro a Mantova. Sconfitti 5-0 senza nessuna recriminazione e consapevoli che in quell’occasione loro hanno dimostrato di avere qualità elevatissime e superiori a tutte le squadre affrontate durante l’intero campionato.

Hai qualche rimpianto in questa stagione?

In questa stagione credo sia difficile avere rimpianti. La stagione è stata positiva sia in termini di risultati, sia in termini di unione d’intenti. Hanno giocato 27 giocatori, di cui 25 partendo dall’inizio, tutti hanno sempre dato il loro massimo, mostrando un atteggiamento positivo. Considerando inoltre che la squadra è formata da molti giocatori al primo anno di juniores, si può senz’altro ritenere che questo percorso sia stato adeguato alle aspettative e di sicura prospettiva per la prossima annata sportiva.

Ha vinto il girone la squadra più forte?

Con certezza. Il Mantova ha vinto con 3 giornate di anticipo, dimostrando una forza complessiva che nessuna delle altre squadre possedeva. Miglior attacco (83 goal in 26 partite: più di 3 di media a partita) e miglior difesa (26 goal subiti) la dicono lunga sul valore della loro compagine.

L’ottavo posto rispecchia la stagione dei tuoi ragazzi?

La classifica rispecchia spesso i valori delle squadre del campionato. Credo che qualche punto in più ce lo saremmo potuti meritare, ma di fatto quello che più mi rende orgoglioso è quello di pensare che molti ragazzi hanno fatto una buona crescita, riuscendo anche ad inserirsi nel gruppo della prima squadra, principalmente in termini di presenze alle sedute di allenamento, ma anche diventando attori principali grazie all’esordio in serie D da parte di Patrick Vesco, un ragazzo del 2001 inizialmente aggregato alla rosa della Juniores Nazionale.

Quali i tuoi progetti futuri?

Nell’immediato continuare ad allenare la Juniores Nazionale fino ai primi di maggio, quando disputeremo l’ultima amichevole stagionale, così anche da permettere alla prima squadra di poter attingere dal gruppo juniores. Successivamente il desiderio è quello di poter iniziare un nuovo cammino.

Dopo 4 anni di Juniores Nazionale (con 110 presenze in panchina), 9 anni complessivi di settore giovanile, partendo dai giovanissimi e passando per la categoria allievi, collezionando oltre 250 panchine, è arrivato il momento di iniziare una nuova avventura. Un mondo bellissimo quello della Juniores Nazionale: un mix di emozioni fortissime e di confronti stimolanti, carichi di contenuti tecnici e tattici con realtà societarie di grandissima tradizione, dove ho potuto apprezzare tantissime cose in ambito extra-regionale, conoscere molte persone, confrontarmi con molti allenatori preparati, dovendo spesso alzare la propria asticella per poter sostenere i numerosi incontri dall’alto coefficiente di difficoltà. Insomma un uragano che ti avvolge e che se non lo affronti con le giuste prerogative, rischi che ti trascini alla deriva, ma che se riesci a cavalcare diventa un continuo serbatoio di adrenalina e di vissuti indelebili. Colgo l’occasione per ringraziare tutte le persone che mi hanno dato questa grande opportunità e questa continua ed incondizionata fiducia, che mi hanno permesso di vedere con i miei occhi strutture e squadre di assoluto valore in ambito nazionale e che mi hanno permesso di poter vivere tutto questo con la gioia che circonda un bambino.

In primis il presidente Sandro Beretta, vero artefice di questa cavalcata in serie D. Persona ambiziosa, ma allo stesso tempo competente e attentissima alle dinamiche societarie. I direttori sportivi Ernando Salati e Claudio Ferrarese che mi hanno accompagnato in questa avventura speciale. Il direttore generale Marco Melone, persona che mi ha sostenuto sia nell’ambito organizzativo, che nell’ambito tecnico. Tutti gli allenatori della prima squadra con la quale ho avuto confronti quotidiani quali, lo stesso Marco Melone, allenatore della prima stagione in serie D, Davide Mezzanotti, un leader indiscusso, Stefano Manfioletti, allenatore sempre ricco di spunti tecnici, Andrea Vitali e ora Paolo Favaretto, un meticoloso. Ringrazio Diego Targa e Matteo Nardelli, i due preparatori atletici con i quali ho vissuto momenti indimenticabili. Sempre positivi nel confronto, stimolati nel voler crescere e nel darmi consigli, che hanno “catturato” dai numerosi aggiornamenti avuti nell’arco del tempo con Valter Vio, una persona che mi ha emozionato per la sua grandissima umiltà e competenza. Andrea Bresciani e Nicola Giongo preparatori dei portieri della Juniores Nazionale, oltre che della prima squadra. Gianpaolo Morabito uno dei mentori delle mie idee calcistiche. Luigi Ochner: il responsabile della Juniores Nazionale e “capitano” dei tantissimi accompagnatori che ci hanno sempre dato una mano. Persona buona e sempre disponibile a dare una parola di incitamento. La mitica Rosanna, anima vera del calcio Levico. Cesarino Uez, ex presidente e grande tifoso levicense. Ringrazio tutte le persone di Levico che ho vissuto in questi anni e che hanno permesso la buona riuscita di questo grande “evento” personale. Ringrazio infine tutte le società che ci hanno ospitato in questi anni, permettendoci di svolgere i numerosissimi allenamenti invernali, quali Calceranica, Audace e Borgo. Ringrazio infine tutti i ragazzi che ho allenato in questi anni, moltissimi. Di ognuno di loro ho potuto apprezzare la loro diversa personalità. A tutti mando un grande “abbraccio virtuale”.

Ora mi auguro vivamente che la prima squadra possa partecipare anche nella prossima stagione al campionato nazionale di serie D, permettendo di “esportare” il marchio gialloblù in tutto il nord Italia e dando luce anche ai nostri tantissimi tifosi che ogni domenica seguono le sorti del grande Levico Terme. Categoria che premette di dare una grande opportunità ai giovani di valore dell’intera Valsugana, di disputare campionati nazionali, che oltre a far crescere a 360° i ragazzi, permette di far nascere quell’aggregazione di squadra e quel senso di appartenenza, che va oltre i confini locali, dai quali i ragazzi provengono.

Che spettacolo !!!

Ago